Come tutte le più antiche tradizioni rurali, la Festa dell’Uva di Impruneta è il frutto maturo del connubio tra il lavoro nei campi e nei filari, e l’entusiastica creatività di donne e uomini che da quasi ottant’anni rendono possibile questo spettacolo settembrino, unico nel suo genere, in cui tradizione e modernità si fondono nelle variopinte scenografie, nei balletti e nei colori che accompagnano la parata dei grandi carri allegorici, risultato del generoso impegno dei quattro rioni delle Fornaci, Pallò, Sant’Antonio e Sante Marie.
Questo appuntamento tradizionale non è difatti solo il coinvolgente spettacolo dell’ultima domenica di settembre quando la parata, le musiche e le coreografie si esauriscono nell’arco di un pomeriggio, ma l’esito di intere nottate trascorse, a partire dalla fine di agosto e per tutto settembre, mese della vendemmia, sui cantieri di ogni rione a lavorare, tagliare, inchiodare e assemblare i pezzi di quelli che di lì a poco diventeranno i meravigliosi carri allegorici.
Uno spettacolo nello spettacolo insomma, animato come nelle migliori tradizioni popolari da cene all’aperto, canti e balli annaffiati da buon vino, discussioni e sana competitività dettata da una passione infinita per la Festa dell’Uva e il paese di Impruneta.
Solo questi vivi sentimenti possono spiegare la longevità della manifestazione, nata nel lontano 1926, prima del suo genere in Italia, allorché le fattorie imprunetine con l’intento lungimirante di promuovere i loro prodotti decisero di allestire piccoli carri allegorici trainati dall’unica forza motrice dell’epoca, i robusti buoi delle nostre terre.
Nel 1930 le fattorie passarono poi il testimone agli attuali rioni, fautori, col passare degli anni, di una sempre maggiore spettacolarità della Festa: i carri divengono più grandi e complessi, le coreografie sempre migliori e ricche di effetti speciali finalizzati a stupire lo spettatore, sino ad arrivare alle sfilate di questi ultimi anni in cui classicità e innovazione danno vita a un’esplosione di allegria, note e scenografici colpi di scena. Nel 2004, con l’obiettivo di offrire uno spettacolo sempre più coinvolgente e di qualità, è stato costituito legalmente l’Ente Festa dell’uva, la cui anima più viva rimangono pur sempre i quattro rioni.
E proprio dalla grande volontà di questi ultimi e del nuovo presidente Gabriele Danesi, il programma della Festa dell’Uva non si limiterà alla sfilata del 25 settembre 2005, con inizio alle ore 14, ma interesserà l’intero mese della vendemmia con eventi dedicati alla solidarietà, alla musica, all’arte e alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio imprunetino.
Si parte dunque sabato 3 settembre, alle ore 20.30 con una Cena di beneficenza promossa in tutti i rioni e il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione “Noi per Voi”, Associazione genitori contro le leucemie e tumori infantili Ospedale Meyer e A.B.A.R.TU.
(associazione Lapo Quadalti).
Il fascino popolare del programma sarà poi arricchito da due importanti concerti di musica classica della rassegna Viae Musicae che abbina luoghi suggestivi e chiusi al pubblico a un’offerta musicale non banale e coinvolgente.
Domenica 4 settembre dunque la storica sala musica del castello di Cafaggio ospiterà alle ore 18,30 il Duo Aloi che si esibirà con arie per piano e voce nel concerto Melodie d’antiche mura, prima di una interessante visita all’antico frantoio del castello.
Domenica 18 settembre alle ore 17.30 sarà invece la volta dell’arpa di Antonella Natangelo ad accompagnare il pubblico in una fiabesca passeggiata presso il Ninfeo di Filomela nel Parco di Sant’Antonio con il concerto di musiche rinascimentali, Resta dolce ninfa, impreziosito dal Corteo storico in costume del Palio della Stella.
Ma l’Ente Festa ha pensato anche agli amanti dell’arte, ai quali dedica la 20° Etichetta d’Autore, iniziativa che fonde l’amore per il buon vino alla passione per i Maestri contemporanei.
Per il 2005 l’Etichetta, che sarà presentata domenica 11 settembre alle ore 18.00 presso la biblioteca comunale di Impruneta, avrà pertanto un autore di eccezione, il grande artista belga Jean Michel Folon, presente con ben 4 mostre sul territorio fiorentino, che ha dipinto per celebrare il Chianti e le sue suggestioni un delicato acquerello che renderà unici i 300 esemplari numerati di bottiglie prodotti.
Ai prodotti della terra e della creatività dell’artigianato locale sarà invece dedicata la mostra mercato Percorsi d’arte e gusto organizzata proprio per domenica 25 settembre in occasione della Festa, così da garantire un’estrema visibilità ai produttori di vino, olio e cotto, ossia le tre perle del territorio di Impruneta che si incontreranno in un perfetto connubio sotto i Loggiati del Pellegrino dando vita un itinerario piacevole per gli occhi ed il palato.
Per chiunque quindi ami il folclore, il dolce frutto dei vigneti e l’euforia tipica delle vere feste popolari, l’immancabile appuntamento è per il mese della vendemmia e soprattutto per domenica 25 settembre, a partire dalle ore 14.00, nella splendida cornice di piazza Buondelmonti a Impruneta.